Il Castellaro

E se vi dicessimo che a Borgoricco sorgeva un castello?

Eppure è vero, presso le odierne via Dalesmanina e via Scardeone sorgeva un fortilizio, tanto è vero che quell’area si chiama ancora “Castellaro”. Non era un castello, come lo immaginiamo oggi, con torri e un palazzo, ma probabilmente era un insediamento rurale che al suo interno ospitava case, chiese, botteghe, cimiteri e all’esterno vi erano forse ulteriori gruppi di case. Quindi questo centro fungeva non solo da centro residenziale, ma anche da deposito di prodotti agricoli e centro di controllo dell’area circostante.

Quasi sicuramente il nostro castello era costituito da semplici palizzate, terrapieni e corsi d’acqua e ponti. A dimostrazione dalle mappe antiche si vede chiaramente il giro ellittico delle fosse d’acqua che cingevano il castello, come una specie di “bozzolo”. Sappiamo che il castello aveva alle sue dipendenze una cappella, dedicata a Santa Maria dell’Annunciazione, la quale si trovava a metà strada tra Borgoricco e Sant’Eufemia.

Le prime notizie del “Castellaro” risalgono al 1085 e i primi signori furono i conti “da Burgo Richo” (forse di origine germanica). Nel 1179 il castello fu espugnato dai Padovani, in seguito passò nelle mani del vescovo di Padova, il quale lo concesse alla famiglia dei Dalesmanini. L’esponente più illustre di questa famiglia fu Speronella, famosa per il suo testamento. Il fortilizio in seguito ritornò ai proprietari originari per poi divenire proprietà della famiglia Da Ponte ed infine ai Cosma di Camposampiero. Nell’Ottocento fu per qualche tempo caserma austriaca, poi cadde in rovina. Il leone rampante dei conti di Borgoricco e il loro castello sono oggi presenti nello stemma comunale.

 

 

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