BELZONI – IL GIGANTE DEL NILO

Giovanni Battista Belzoni era un uomo alto due metri, massiccio, con una folta barba rossa, vestito alla turca, sarebbe sembrato uno del posto se i suoi occhi chiari non avessero tradito origini non mediorientali. Le sue avventure e la sua vita romanzesca fecero impallidire parecchi personaggi di romanzi e film oltre ad essere fonte d’ispirazione per la creazione da parte di George Lucas di Indiana Jones.

 

Nacque a Padova nel 1778. Lavorò in un primo momento come barbiere assieme al padre. A sedici anni si trasferì a Roma per studiare ingegneria idraulica, si fece monaco, ma la calata delle truppe napoleoniche lo convinse a rinunciare ai voti e a rivolgere le sue attenzioni a quella che sin da bambino era stata una sua grande passione: i viaggi. Così parti per Londra dove, sfruttando il suo fisico possente, si buttò negli spettacoli circensi. Durante i suoi numerosi viaggi scoprì che in Egitto si stava per intraprendere un nuovo programma agricolo che comprendeva grandi lavori di irrigazione. Belzoni partì subito ma la macchina di sua invenzione non ebbe il successo sperato. Tuttavia gli venne commissionato il trasporto di una colossale statua di Ramesse II. Sfruttando le sue conoscenze di ingegneria idraulica, piuttosto che le sue scarse nozioni archeologiche, Belzoni riuscì a portare a compimento l’impresa. Fu allora prese il via la sua controversa e straordinaria corsa lungo il Nilo che gli permise di riportare alla luce numerose opere d’arte egizie. Belzoni riuscì ad entrare nel tempio di Ad Abu Simbel; eseguì scavi nella valle dei Re a Luxor, dove scoprì numerose tombe, tra cui quella del faraone Seti I; scoprì monumenti e statue di grande valore; prelevò un obelisco che in seguito si rivelò fondamentale per la decifrazione della scrittura geroglifica.

 

E stato senza dubbio il primo grande archeologo italiano in Egitto. Era un uomo pratico, coraggioso, intuitivo che affrontò i segreti del perduto universo dei faraoni con nuovo spirito, prendendosi il merito di essere riuscito a rievocare il prestigio e la magia di una delle più misteriose ed affascinanti civiltà di tutti i tempi.

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