CASA DELLE BACCHETTE A CAMPOSAMPIERO

Si trova a Camposampiero in località Centoni, al confine con la frazione di Fratte di Santa Giustina in Colle. Situata in mezzo alla campagna nei pressi del fiumiciattolo MOJA, è abbandonata da anni e ne rimane in piedi e visibile solo una piccola parte.

Al tempo della Resistenza era abitata da due sorelle nubili non più giovani, chiamate “Isa e Nata” ed era circondata da un ampio spiazzo piantumato ad alberi ad alto fusto a formare una boscaglia. Per questo, probabilmente, il nome di “Casa delle bacchette”.

Sempre nel periodo della Resistenza, essendo isolata nella campagna e mimetizzata dalla folta boscaglia, le sorelle che la abitavano, ospitavano di frequente Partigiani ricercati. Nei pressi, tra gli alberi della boschetta, i Partigiani con i contadini della zona, scavarono una grande buca nel terreno che ricoprirono con tavolato e sopra ramaglie per mimetizzarla. Era praticamente un bunker dove trovavano rifugio e, spesso dormivano, Partigiani ricercati ed Ebrei ospitati in diverse abitazione della zona, proprietà di contadini, quando c’era il pericolo di rappresaglie o di controlli da parte delle guardie.

Molte persone anziane di Camposampiero che hanno vissuto gli anni della Resistenza, ricordano con lucidità questa casa e le numerose vicende che si sviluppavano in torno ad essa in quanto, nelle campagne del territorio di Camposampiero, molti erano i Partigiani ricercati e diverse erano le intere famiglie di Ebrei ospitati nelle case contadine.

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