LA NAVE DI GRADO

La città di Grado è tornata alla ribalta in questi giorni per una nuova e interessantissima scoperta archeologica, ma prima di vedere la novità ripassiamo un po’ di storia.

Piccolo gioiellino del Friuli, l’isola del Sole, è la più grande delle isole della laguna di Grado, e il piccolo centro storico con i suoi palazzi antichi e i canali che lo attraversano ricorda proprio una piccola Venezia. Non è solo l’aspetto a ricordare la famosa città Veneta, ma la sua storia. “Figlia di Aquileia e madre di Venezia” il detto che la identifica riassume il periodo di massimo splendore della città quando, dopo la caduta di Aquileia da parte degli Unni nel 452 da suo suddito emporio divenne il porto sovrano del Caput Adriae. A segnare il decino della città fu l’emergere di Venezia, dove vi venne trasferita la sede del Patriarca di Grado nel XII secolo. Il titolo poi fu cambiato in Patriarcato di Venezia nel 1451 quando ormai la cosiddetta “Madre” era ormai un piccolo paese di pescatori.

Ed è probabilmente al periodo di splendore di Grado che risale la scoperta di questi giorni: sulla spiaggia della laguna, durante la manutenzione per gli impianti turistici è emersa un asse lignea di circa 8 metri di lunghezza, 30 cm di larghezza e con uno spessore di circa 7-8 cm. Si tratta probabilmente di un’asse pertinente ad un’imbarcazione con asse cucite, una tecnica costruttiva diffusa nell’area altoadriatica tra età romana e altomedievale.

Il fasciame veniva realizzato cucendo le assi l’una all’altra: si realizzavano dei fori lungo i margini delle assi e si assicurava la tenuta stagna tamponando le giunture con cordoli vegetali per poi sigillare il tutto con la cucitura a corde.

L’asse di legno rinvenuto presenta appunto lungo entrambi i bordi fori con distanza e inclinazione regolari, alcuni dei quali conservavano ancora resti delle corde e dei perni che le fissavano; sul lato interno sono anche visibili tracce di bruciatura.

La tecnica era usata per costruire imbarcazioni sia dal fondo piatto, per una navigazione fluviale o endo-lagunare, sia per fondo concavo, adatte al viaggio in mare aperto. Sarà pertanto molto interessante scoprire a quale tipo di struttura appartenga l’asse di Grado, il cui porto, proprio per le caratteristiche del paesaggio lagunare era sicuramente solcato da entrambe le tipologie navali.

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