«Una tazza di tè è un momento per te stesso. Aspetti che l’acqua si scaldi al punto giusto, immergi l’infuso di foglioline profumate e aspetti ancora: poi, finalmente, puoi sorseggiare il tuo tè e sarà il mondo intero a rimanere in attesa». Un proverbio giapponese diceva: «Un bagno rinfresca il corpo, una tazza di tè lo spirito»; ed è proprio per questo che tutti noi dovremmo fermarci per un tè per riprendere il nostro spazio in una vita che non ci appartiene, vittime della frenesia di tutti i giorni.
Non esiste una sola varietà di tè, anche se tutte provengono dalle foglie fresche della Camelia Sinensis: ognuno può quindi scegliere e concedersi l’infuso che sente essere maggiormente in sintonia con la sua anima intonandolo all’umore di quel preciso istante, e questo rende la nostra cerimonia del tè un rituale unico e personale.
Tra tutte le tipologie di questa bevanda antica e senza tempo, il tè bianco è senza dubbio il più aristocratico: venerato dagli intenditori più fini, è poco apprezzato dai palati inesperti che al primo sorso non riescono a coglierne il delicato aroma. Un tempo, nella Cina della dinastia Song, alcune sue varietà erano esclusivo appannaggio dell’imperatore, il solo a poter beneficiare del nobile sapore di questo pregiatissimo tè dal colore chiaro e limpido e dal profumo fresco ricco di note delicate.
Come gli antichi imperatori cinesi anche noi dovremmo imparare a scoprire la magia nascosta nelle foglioline che creano questa straordinaria bevanda: una magia che ha attraversato i secoli e le culture. Del resto, come ricorda un proverbio Tuaregh, «la saggezza di tutto l’universo è in una tazza di tè».